L’AFFETTO: lama a doppio taglio…

 
 
Ormai chi di noi non dice alla leggera ad una persona "ti voglio bene". Magari solo come gesto di carineria o per non sembrare scorbutico, oppure per non apparire bigotti e pesanti… ma davvero è così poco importante una frase del genere??? 

 
Fondamentalmente "ti voglio bene" significa: voglio il tuo bene prima di tutto! Dicendo ad una persona che le vogliamo bene, le stiamo dicendo che siamo in grado di anteporre la nostra stessa persona alla sua, che siamo in grado di schiacciare il nostro ego per vedrla felice. E noi diamo realmente questo peso a questa frase? NO!
 
Solitamente tendiamo a non importarci a chi la indirizziamo, terminando miriadi di sms con la sigla t.v.b. (ti voglio bene). Questa sigla, a parte la svalutazione della lingua italiana (ma questa è una questione che lascio affrontare ai puritsti), minimizza un sentimento così grande che basterebbe a far stare realmente male una persona.
 
Ancora non è chiaro ciò che sto dicendo? Allora passo ad un esempio pratico:
il sig.r Pincopallino vuole un mondo di bene alla sig.ra Pincopallina (non importa che questa ci creda o meno, importa realmente il sentimento di base). Ora, il bene della sig.ra Pincopallina non è anche il suo bene, cioè se la sig.ra Pincopallina deve star bene, il sig.re Pincopallino sicuramente soffrirà. 
Cosa succederà ora? Semplice: se Pincopallino dice il vero e realmente vuole bene a Pincopallina, la indirizza verso il suo star bene, con la consapevolezza che ci starà male. Sarà probabilmente questo un gesto di pazzia, ma è l'unico gesto da compiere per coerenza ed "affetto".
 
Proprio per questo l'affetto è quella lama a doppio taglio che ho presentato nel titolo: il voler bene ad una persona è una cosa stupenda, un sentimento liberatorio e che riesce a completare una persona. Ma allo stesso tempo, come può farti star bene e renderti felice può anche abbattarti e devastare il tuo mondo personale. Non importa che tu venga tagliato o meno, importa semplicemente che non abbia mai paura di ammettere ciò che provi e che sia pronto a combattere sino in fondo per le parole dette: se ciò vorrà dire star male, allora si starà male, ma alla fine si potrà dire "Sto male di bene!" . 
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4 Responses to L’AFFETTO: lama a doppio taglio…

  1. robcop says:

    Necosi mi ricollego un momento a te: ti hai praticamente riportato la tesi di Fromm nel suo libro “L’arte d’amare”: esistono vari tipi di amore ed ognuno indirizzabile ad una persona diversa. Il mio discorso non voleva sfociare solamente in un contesto prettamente real-materialistico! Il Tvb, a mio avviso, non è altro che una maniera proibitiva per dire una cosa del genere ad una persona a cui realmente teniamo. Tre lettere non posso racchiudere un concetto che sta stretto anche in tre parole! Ma è ovviamente logico che esistono gradi di affetto diverso… ma tutti che si reggono su di un’unica linea guida.

    Ora per rispondere ad Insomnia_ : l’anteporre sè stessi non vuole assolutamente dire non volersi bene. Personalmente mi voglio molto bene, sono decisamente egocentrico ed osanno la mia persona quotidianamente a causa del mio spiccato narcisismo, ma ciò non significa che se mi dovessi sacrificare per mio fratello ( ad esempio )io non lo faccia con piacere. Il voler bene è possibile nel momento in cui io sto bene con me stesso ( e non che voglio bene me stesso ). Se io sto bene con me stesso posso poi star bene anche con gli altri e poi arrivo al discorso “voler bene”. Ma se io mi voglio solamente bene, senza però starci bene con la mia persona, allora cade tutto il discorso. Il bene è possibile perchè è possibile arrivare al punto di “sacrificarsi”, ma senza soffrire, con il sorriso sul volto per il semplice motivo che il tuo dolore è momentaneo essendo solamente un passaggio per arrivare al bene della persona che poi porterà anche al tuo di bene! Contorto… ma spero anche chiaro 🙂

  2. NeCoSi says:

    Tu dici: “Dicendo ad una persona che le vogliamo bene, le stiamo dicendo che siamo in grado di anteporre la nostra stessa persona alla sua, che siamo in grado di schiacciare il nostro ego per vederla felice.”

    Credo questa sia una forzatura ed io non la condivido. Dire ad una persona “tvb” significa “tvb” ma NON IMPLICA NECESSARIAMENTE il fatto che io non “mi voglia bene”.

    Posso benissimo voler bene a te, a quello, e qualla e anche a me stesso. Durante una vita intera si vuol bene a molte persone: genitori, partner, parenti, amici, … Si vuol bene anche a se stessi, e questo cambia a seconda della persona, del suo carattere e del suoi periodi.

    Ci sono dunque diversi TVB e non hanno sempre lo stesso significato, e questo è bello e giusto xkè evidenzia il fatto che siamo diversi e liberi nella nostra diversita’:

    TVB ma se ti metti contro di me ti scamazzo
    TVB incondizionatamente qualunque cosa succeda
    TVB e… TI AMO quasi
    TVB ma me ne voglio di piu’ io
    TVB ma ne voglio di piu’ a quell’altro/a
    TVB xkè mi piaci fisicamente
    TVB xkè sto bene con te
    TVB xkè…

    TVB è una frase, e come tale dipende dal contesto.

    baci a tutti… xkè vi voglio bene 🙂

    NB: vi voglio bene in modi diversi.

  3. Insomnia_ says:

    Allora, io , da persona molto idealista la penso come te, ma poi pensandoci un po(almeno 10 anni), sono arrivata alla conclusione che sia impossibile volere davvero bene. Mi spiego
    Per volere davvero bene bisogna secondo me , conoscere il bene e ancor piu’ volersi bene.
    Voler bene a qualcuno d’altro canto significa, e qui arrivo a quel che dici tu, sacrificarsi anche in un certo senso , “schiacciare il nostro ego per vedrla felice” . E questo e’ bellissimo, insomma, e’ bello perche’ e’ speciale, e’ disinteressato, e’ VERO.
    Ma penso sia anche impossibile, un paradosso probabilmente, perche’ significherebbe voler meno bene a se stessi, e qui si va a finire in una condizione che non facilita secondo me il voler bene, anzi, diventa condizione necessaria voler bene a se stessi.
    Allora a questo punto penso che si puo volere bene solo se la sofferenza personale diventa una gioia per quella persona, e cosi’ per te stesso.
    E cosa piu’ importante , per volere bene davvero ad una persona, la propria felicita’ NON DEVE dipendere da quella persona, assolutamente !
    Io la penso un po cosi’ magari l’ho detto in modo un po contorto 🙂
    Se non sono stata chiara, basta un commento 😉

    ps. baci robcop

  4. Giorgio says:

    Mò non ti capisco.
    O sono scemo io o tu sei troppo avanti

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