divagazioni personali 2

 
  
Ogni tanto ci deve venire a far visita la Malinconia, proprio come un testimone di Geova ci bussa al mattino di domenica o una vecchia zia che ci viene a trovare all'improvviso. Questa sera ha bussato alla mia porta ed io senza accorgermene le ho aperto. Ci siamo scrutati un pò a distanza, indecisi se incontrarci realmente o meno, lei per i suoi ottimi motivi, io per i miei ma alla fine, come ognuno di noi alla fin fine fa, ci siamo abbracciati fino a diventare un'unica cosa.         

 

L'unione è stata immediata ed indolore, ma il dolore è sempre postumo in questi casi. In un solo attimo ci siamo raccontati tutto quello che era successo dall'ultimo nostro incontro e lei ovviamente, come suo solito, mi ha portato a vedere il mondo, la vita ed il mio tempo in maniera diversa, sotto un altro punto di vista, il suo di punto di vista, un punto di vista… come dire, malinconico.
Tutto ciò che ci siamo detti a questo punto è stato ben poco perchè, visti gli impegni in questo periodo, mi ha dovuto salutare ed abbandonarmi. Così in un attimo mi sono sentito pervaso e svuotato dalla malinconia. Non solo malinconico, ma anche vuoto e credete non è un bel binomio. Ma Febbraio è sempre stato così, San Valentino è sempre stato così.
Non è però il giorno in sè, o gli altri che fanno i piccioncini, no! San Valentino è solamente una cacciata consumistica, su questo ci siamo tutti… non è il giorno 14 in sè, nulla di tutto ciò. E' invece il senso di solitudine e di abbandono che ti cresce dentro, è la consapevolezza di andare a letto senza sentire un buonanotte speciale, è il sapere che nel giorno che sta per finire proprio come in quello che sta per nasce  non ti accadrà nulla (probabilmente) di "dolce", è il non poter ricevere una sana dose di coccole quando ne hai più bisogno che voglia, è l'avere freddo nonostante i piumoni che ti coprono, è la necessità di sentire una mano sul proprio volto, è il bisogno di avere uno Zahir che ti riempia la testa, è il desiderio non realizzabile di avere un determinato "chi" al nostro fianco.
Un pò come il natale, volenti o "nolenti" ( non volenti ), credenti o atei, piccoli o grandi, uomini o donne, scout o ladri, a natale si è più buoni.
Sono quelle cose che nascono chissà da dove o perchè, ad esempio da una trovata pubblicitaria (Coca – Cola) ma che poi entrano nel nostro ordinario e che ci cacciano qualcosa di buono da dentro.

Tutto questo per dire che questa sera mentre digito la tastiera mi sento una merda per un motivo che non conosco e per un desiderio che per un pò mi porterò nel mio bagagliaio. Questa sera mi sento uno schifo perchè la follia per un pò ha scelto porti migliori del mio.  

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2 Responses to divagazioni personali 2

  1. geek says:

    gli effetti dei tecnicismi necessari per montare un router+modem+access point, eh, come ti capisco! 🙂

  2. Mario says:

    we è bello che riesci ad esprimerti cosi.
    ti posso dire solo che nn sei l’unico, qnt volte capita che pensi a tutto ciò che fai, che hai fatto e alla fine come dici tu ti senti vuoto qnd un istante prima ti sembrava tutto fikissimo e tutto normale…
    La voglia di avere un nn so ki al tuo fianco, proprio nella notte silenziosa dove tutto è amplificato e li hai voglia di nn pensare più di URLARE BASTA anche solo per un ‘attimo…

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