Il cuore ha sempre ragione

 

Osservate con quanta previdenza la natura, madre del genere umano, ebbe cura di spargere ovunque un pizzico di follia. Infuse nell’uomo più passione che ragione perché fosse tutto meno triste, difficile, brutto, insipido, fastidioso. Se i mortali si guardassero da qualsiasi rapporto con la saggezza, la vecchiaia neppure ci sarebbe. Se solo fossero più fatui, allegri e dissennati godrebbero felici di un’eterna giovinezza. La vita umana non è altro che un gioco della follia.

La follia è solitamente vista dal genere umano con occhio torvo e critico. Chi è folle è un individuo ai margini della società, un reietto, uno psicopatico disadattato che non vive nel mondo reale.

Ma cos'è la follia?

Erasmo da Rotterdam  ci presenta al meglio la figura del folle e l'idea in sè di follia. La follia è quel tocco che la natura ha "fortunatamente" concesso all'uomo. La follia, che poi egli tende a far coincidere con l'idea attuale di passione, si trova anche qui a combattere quest'eterna lotta contro la ragione. Questa volte però ci si prenta la passione come unico vincolo per andare oltre le idee classiche di tristezza e negatività.
Dove sta la peculiarità di questo passo? Nell'elogio stesso. L'uomo è tale in quanto folle! La persona vive in quanto folle! Gli amanti danno spazio ai loro sentimenti in quanto folli! La vita stessa divien vita, divien gioco in quanto follia.

 
In un periodo in cui la razionalità potrebbe avere la meglio (e non mi riferisco al suo ma al nostro) questo passo penso che sia il più significativo e vicino che leggo da parecchio tempo. Le persone ultimamente si trovano a vivere in uno stato di torpore sentimentale che ci porta a dimenticare il vero significato di passione, di follia, significato che Erasmo ci riconsegna in maniera profonda ed intima. L'amore per la vita spesso va a scontrarsi con l'odio per il rischio e la sicurezza difficilmente è abinabile con la prudenza. Ma un'eccessiva prudenza ci porta ad annientare ciò per cui siamo nato: provare sentimenti. L'eccesivo timore di scontrarsi con dei reali rischi chi ci possano far soffrire e che magari ci possano  far del male non può annichilire il desiderio di fondo, non può paralizzare il cuore di una persona. La nuova generazione, forse perchè figlia di una generazione che poi tanto sentimentale come si voleva fingere non era, ha paura, prova una fifa marcia a gettarsi a capofitto in un qualcosa di cui non vedono la fine. La nuova generazione è coniglia, non ha abbastanza fegato per provare a scoprire quanto può essere profondo il baratro. Spesso si portano come giustificazioni sofferenze passate, a volte invece la necessità di una stabilità imperturbabile, altre infine l'impossibilità sentimentale. Ma bisogna rendersi ben conto che in realtà queste sono solamente delle scuose per giustificarci per la sporca e bassa paura di provare realmente qualcosa. Il controllo sulle cose! Il nuovo millennio ci ha insegnato che bisogna sempre avere il controllo su tutto e nel momento in cui ci capita un qualcosa che va ben oltre questo noi siamo portati ad allontanarci. Ma è questo vivere? Vivere non è forse alzarsi al mattina e vedere cosa si può scoprire di nuovo per crescere? E come posso mai crescere se ho paura di conoscere sino in fondo un qualcosa? Si arriva così alla presunzione di maturità: noi siamo maturi in quanto riusciamo a controllare tutto ciò che abbiamo attorno a noi e più siam bravi a rendere scontate le cose è più siam maturi… Beh, io sinceramente non ci sto! Ma che cazzo vuol dire? Cioè io sono maturo perchè sono stato talmente bravo ad inaridire la mia anima da non provare nulla? O meglio, sono talmente maturo che se mi fai paura perchè non ti conosco, ti allontano? Boiate tremende. Allora sinceramente io sto bene coi bambini che ogni 5 minuti scoprono un mondo nuovo in cui gettarsi a capofitto per capirne il più possibile, senza pensare che magari poi potrebbe cadere e sbicciarsi un ginocchio, prendere una botta, farsi un livido, scheggiarsi un dente. E sapete qual è la cosa più bella dei bambini? Cadono, si rialzano, piangono…. poi si scocciano! Si, i bambini dopo un pò che piangono, si scocciano e tornano a giocare. Quanto dovremmo imparare "noi persone mature" dai bimbi! Tempo fa mi diedero dell'infantile, mi dissero che ero un bambino nei miei atteggiamente, che non ero maturo… Ma se per maturo si intende una persona statica, una persona timorosa, una persona misurata nei sentimenti, una persona… grande, io sto bene qui, seduto in terra, a disegnare casette! Io sono orgoglio di essere un bambino che non si è ancora stancato di vedere il cielo azzuro d'estate o di correre sotto la pioggia d'inverno o di stupirsi difronte una tenerezza o di piangere alla fine di un film triste o di beccarsi le botte per un amico o di rialzarmi e rimettermi in sella o di sorridere anche in una situazione tragica o di fare una gentilezza ad una persona solamente perchè gli va o di dirti una frase dolce ma non per provarci o di piangere per amore.
La vita è follia, è saggenza (in senso pieno), è un gioco che va scoperto giorno per giorno! Evitiamo di vivere una giovinezza eterna, non ci serve ad un cazzo arrivare a vivere 100 quando sul nostro sepolcro non potranno mai scrivere "E' morto VIVENDO".
 

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5 Responses to Il cuore ha sempre ragione

  1. geek says:

    Il cuore è Potenza…
    …ma la Potenza è nulla senza Controllo!

    ciao 🙂

  2. roberto says:

    mi fa piacere sia che ti sia stato d’aiuto “l’articolo” sia che tu la pensi come me… sai, sono il primo ad aver paura di perdere attimi della mia vita, ma mi impegno quotidianamente a vivere appieno la mia esistenza!

    Ciao…

  3. Eliana says:

    grazie x il tuo piccolo help x la mia relazione…

    “”Evitiamo di vivere una giovinezza eterna, non ci serve ad un cazzo arrivare a vivere 100 quando sul nostro sepolcro non potranno mai scrivere “E’ morto VIVENDO””-[qst pure è vero,se ci rifletto hai pienamente ragione… 🙂 ]

  4. a. says:

    e allora perchè fai sempre prevalere la ragione nella maggior parte delle cose che fai???

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